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NCOV2019: ELEMENTI DI MEDICAL INTELLIGENCE.

Il Coronavirus cinese di Whuan oltre ad incutere un primordiale timore per una pandemia che ha tutti gli elementi per essere definita mondiale, fa discutere per la sua natura non chiara.

Gli esperti in biosicurezza di Analytica for intelligence and security studies, il Dottor Marco Filippi ed il Dottor Marco Serale, hanno raccolto dati ed analizzato ogni aspetto medico e di crisi management relativo alla diffusione nel virus nCoV2019.
I dati, raccolti ed analizzati con l’ausilio di Pasquale Camuso, esperto di Osint, hanno portato alla descrizione di quattro macroscenari.

I mass media ed i social media hanno dato ampio risalto, sino alla viralità della notizia, della possibilità che nCoV2019 sia in realtà una bioarma sfuggita dal laboratorio di livello BSL-4 dunque massimo livello di biocontenimento collocato proprio nella regione di Whuan, a circa 30 km in linea d’aria dall’epicentro della epidemia.

La crisi biosanitaria attorno al nuovo coronavirus si allarga, dunque e la comunità internazionale produce continuamente nuove informazioni.

Dopo aver analizzato a fondo la nascita e lo sviluppo di questa nuova minaccia alla sicurezza nazionale ed internazionale, i nostri analisti hanno orientato le proprie ricerche ai temi riguardanti non solo la nascita e lo sviluppo dei virus ma anche al suo potenziale utilizzo come arma.

Tramite una approfondita raccolta di dati ed informazioni relativi al contesto in cui la minaccia biologica si sta propagando, si è riusciti a determinare che il coronavirus, al contrario di alcune affermazioni della stampa, non sembra affatto essere ascrivibile alla categoria delle armi biologiche, mentre le condizioni presenti suggeriscono una nascita e sviluppo naturale, che l’informazione mondiale ha invece, in alcuni casi, riportato in maniera distorta.

Si vede inoltre confermata la percezione iniziale di un problema biosanitario decisamente sottostimato dal governo locale, fino al punto in cui si è reso necessario mettere in quarantena oltre 50 milioni di persone, senza che il problema sembri affatto circoscritto, e comunque continuando a fornire informazioni alla stampa mondiale non in linea con la situazione attuale.

Sfortunatamente, la mancanza di una corretta informazione tende a dare risalto a teorie facilmente confutabili, ma che alimentano pericolosamente la psicosi dovuta al filtraggio di informazioni non ufficiali sulla rete.

Il lavoro dei nostri analisti nasce dalle affermazioni di alcuni esperti che nei giorni precedenti hanno dichiarato di conoscere l’origine del virus e da alcune notizie di media ufficiali del 2017 oltre a ciò è stato trovato online un documento con apparente validità scientifica di origine indiano che denuncia il sospetto che ne laboratorio di livello BSL-4 si preparino armi per la guerra biologica.

Partendo da questi tre elementi sopracitati, i nostri analisti, presentano nel paper gli elementi salienti delle armi biologiche e del loro impiego andando ad applicare la dottrina sull’uso di queste armi al caso pratico cinese al fine di verificare la fondatezza o meno.
Si analizzano le caratteristiche del nCoV2019 e gli effetti in termini di un suo avvenuto uso in termini di weaponization e targeting, ed infine dei suoi impatti rilevanti su economia e popolazione.

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